L' Obesità nel cane e nel gatto
Anche nei cani e nei gatti l’obesità è un problema che sta diventando sempre più presente.
Le esigenze nutritive variano in funzione dell’età, della razza e dello stile di vita.
Contribuiscono all’obesità abitudini scorrette come il consumo eccessivo di snack fuori pasto, un’ alimentazione troppo abbondante e, soprattutto, la carenza di un adeguato esercizio fisico.
Un animale è sovrappeso quando pesa più del 5-20% rispetto al valore ideale; se il peso supera il 20% del peso forma, l’animale è considerato obeso.
Oltre alle cause sopra citate, ci sono altri fattori predisponenti, come la razza (alcune razze sono più predisposte di altre ad aumentare di peso), lo stato ormonale (la sterilizzazione abbassa il metabolismo, favorendo l’aumento di peso), l’età (sopra i quattro anni aumentano le probabilità di diventare obesi), le malattie metaboliche come le malattie endocrine (ipotiroidismo e iperadrenocorticismo), trattamenti farmacologici protratti (con cortisonici, anticonvulsivanti ecc.)
L’ obesità favorisce la comparsa di diverse malattie come il diabete, malattie cardiopolmonari, epatiche e pancreatiche, osteoartrite e osteoartrosi; l’obesità inoltre aumenta i rischi chirurgici e anestesiologici.
Il cane deve essere portato fuori più volte al giorno, non solo per i suoi bisogni organici ma anche per fare dell’attività fisica. Può sembrare un pensiero banale ma quando si adotta un cane bisogna tener conto non tanto del suo aspetto fisico. ma del tempo che possiamo dedicargli per giocare e muoversi insieme a lui: la necessità di movimento di un labrador, di un golden retriever o di un husky è molto più elevata di quella di un barboncino o di un bassotto. Allo stesso modo, un cucciolo avrà esigenze diverse rispetto ad un cane adulto: il cucciolo potrà percorrere piccole distanze e non dovrà affaticarsi, ma, col tempo, potrà fare lunghe passeggiate e anche attività sportiva, se la sua costituzione lo permette.
Portare il nostro cane all’aperto è l’esercizio migliore, ma anche in casa, durante le giornate con clima avverso, possiamo far fare al cane esercizi di agility e giochi di ricerca, taglia permettendo.
Ci sono razze come i retriever da acqua che amano molto fare il bagno e il nuoto è un ottimo esercizio anche per i soggetti che hanno problemi osteoarticolari, poichè fortifica e sviluppa l’apparato muscolare senza stressare le articolazioni.
Nel cane la somministrazione dei pasti non dovrebbe avvenire a piacere, ma dovrebbe essere suddivisa in almeno due pasti al giorno, l’acqua invece va lasciata sempre a disposizione.
(Sia nel cane che nel gatto) L’alimentazione potrà essere sia commerciale che casalinga, bilanciata a seconda dell’età, della razza e dello stato fisiologico dell’animale. Importante è che le diete siano personalizzate ed equilibrate.
In caso si voglia optare per una dieta casalinga, il veterinario potrà stabilire gli ingredienti e le quantità adeguate per il nostro amico; per soggetti in sovrappeso esistono inoltre dei programmi di riduzione del peso che il veterinario potrà impostare personalizzando la dieta in base al singolo paziente e fornendo le adeguate informazioni utili a correggere lo stile di vita.
Il gatto è nato cacciatore di piccole prede che cattura più volte nella giornata; i suoi pasti sono quindi frequenti e piccoli. Un gatto che ha la fortuna di avere a sua disposizione uno spazio aperto consuma molta più energia di un gatto totalmente casalingo: attività predatoria, osservare e relazionarsi con altri gatti ed altri animali, saltare e arrampicarsi, gli permettono di mantenersi in buona forma fisica dalla quale trae beneficio tutto l’organismo ed in particolare l’apparato urinario, eliminando più facilmente sostanze tossiche che derivano dal metabolismo.
Inoltre, l’attività fisica all’esterno dell’abitazione è molto appagante per il gatto e il suo stress sarà notevolmente ridotto. I gatti che non hanno la possibilità di uscire, soprattutto se sono giovani e soli, possono risentire dal punto di vista psicologico e quindi comportamentale ed organico.
Molti soggetti sono in sovrappeso perché mangiano di più avendo cibo sempre a disposizione e perché non hanno altro da fare. Spesso i giochi che gli procuriamo cessano di essere interessanti e pertanto è importante sostituirli con nuovi. Ad ogni modo bisogna stimolarli a giocare e fargli fare più movimento, ad esempio mettendo le ciotole del cibo in posizioni sopraelevate così che il gatto debba saltare per raggiungerle; inoltre solitamente al gatto piace riposare in una posizione più alta dalla quale può osservare lo spazio che lo circonda e sentirsi allo stesso tempo protetto come una piccola pantera.
Il sovrappeso nel gatto comporta diversi problemi organici: problemi urinari (gatti di casa, soprattutto se obesi, ne sono maggiormente affetti rispetto a gatti che vivono all’aperto e con un peso forma ottimale), patologie osteoarticolari, metaboliche (ad esempio epatopatie e diabete) cardiocircolatorie e comportamentali.
Al gatto il cibo dovrebbe essere somministrato a piacere o almeno quattro volte al dì e ci sono cibi formulati per soddisfare le particolari esigenze legate alle diverse fasi di vita e alle diverse abitudini del gatto (vita in casa o all’aperto).
Le esigenze nutritive variano in funzione dell’età, della razza e dello stile di vita.
Contribuiscono all’obesità abitudini scorrette come il consumo eccessivo di snack fuori pasto, un’ alimentazione troppo abbondante e, soprattutto, la carenza di un adeguato esercizio fisico.
Un animale è sovrappeso quando pesa più del 5-20% rispetto al valore ideale; se il peso supera il 20% del peso forma, l’animale è considerato obeso.
Oltre alle cause sopra citate, ci sono altri fattori predisponenti, come la razza (alcune razze sono più predisposte di altre ad aumentare di peso), lo stato ormonale (la sterilizzazione abbassa il metabolismo, favorendo l’aumento di peso), l’età (sopra i quattro anni aumentano le probabilità di diventare obesi), le malattie metaboliche come le malattie endocrine (ipotiroidismo e iperadrenocorticismo), trattamenti farmacologici protratti (con cortisonici, anticonvulsivanti ecc.)
L’ obesità favorisce la comparsa di diverse malattie come il diabete, malattie cardiopolmonari, epatiche e pancreatiche, osteoartrite e osteoartrosi; l’obesità inoltre aumenta i rischi chirurgici e anestesiologici.
Il cane deve essere portato fuori più volte al giorno, non solo per i suoi bisogni organici ma anche per fare dell’attività fisica. Può sembrare un pensiero banale ma quando si adotta un cane bisogna tener conto non tanto del suo aspetto fisico. ma del tempo che possiamo dedicargli per giocare e muoversi insieme a lui: la necessità di movimento di un labrador, di un golden retriever o di un husky è molto più elevata di quella di un barboncino o di un bassotto. Allo stesso modo, un cucciolo avrà esigenze diverse rispetto ad un cane adulto: il cucciolo potrà percorrere piccole distanze e non dovrà affaticarsi, ma, col tempo, potrà fare lunghe passeggiate e anche attività sportiva, se la sua costituzione lo permette.
Portare il nostro cane all’aperto è l’esercizio migliore, ma anche in casa, durante le giornate con clima avverso, possiamo far fare al cane esercizi di agility e giochi di ricerca, taglia permettendo.
Ci sono razze come i retriever da acqua che amano molto fare il bagno e il nuoto è un ottimo esercizio anche per i soggetti che hanno problemi osteoarticolari, poichè fortifica e sviluppa l’apparato muscolare senza stressare le articolazioni.
Nel cane la somministrazione dei pasti non dovrebbe avvenire a piacere, ma dovrebbe essere suddivisa in almeno due pasti al giorno, l’acqua invece va lasciata sempre a disposizione.
(Sia nel cane che nel gatto) L’alimentazione potrà essere sia commerciale che casalinga, bilanciata a seconda dell’età, della razza e dello stato fisiologico dell’animale. Importante è che le diete siano personalizzate ed equilibrate.
In caso si voglia optare per una dieta casalinga, il veterinario potrà stabilire gli ingredienti e le quantità adeguate per il nostro amico; per soggetti in sovrappeso esistono inoltre dei programmi di riduzione del peso che il veterinario potrà impostare personalizzando la dieta in base al singolo paziente e fornendo le adeguate informazioni utili a correggere lo stile di vita.
Il gatto è nato cacciatore di piccole prede che cattura più volte nella giornata; i suoi pasti sono quindi frequenti e piccoli. Un gatto che ha la fortuna di avere a sua disposizione uno spazio aperto consuma molta più energia di un gatto totalmente casalingo: attività predatoria, osservare e relazionarsi con altri gatti ed altri animali, saltare e arrampicarsi, gli permettono di mantenersi in buona forma fisica dalla quale trae beneficio tutto l’organismo ed in particolare l’apparato urinario, eliminando più facilmente sostanze tossiche che derivano dal metabolismo.
Inoltre, l’attività fisica all’esterno dell’abitazione è molto appagante per il gatto e il suo stress sarà notevolmente ridotto. I gatti che non hanno la possibilità di uscire, soprattutto se sono giovani e soli, possono risentire dal punto di vista psicologico e quindi comportamentale ed organico.
Molti soggetti sono in sovrappeso perché mangiano di più avendo cibo sempre a disposizione e perché non hanno altro da fare. Spesso i giochi che gli procuriamo cessano di essere interessanti e pertanto è importante sostituirli con nuovi. Ad ogni modo bisogna stimolarli a giocare e fargli fare più movimento, ad esempio mettendo le ciotole del cibo in posizioni sopraelevate così che il gatto debba saltare per raggiungerle; inoltre solitamente al gatto piace riposare in una posizione più alta dalla quale può osservare lo spazio che lo circonda e sentirsi allo stesso tempo protetto come una piccola pantera.
Il sovrappeso nel gatto comporta diversi problemi organici: problemi urinari (gatti di casa, soprattutto se obesi, ne sono maggiormente affetti rispetto a gatti che vivono all’aperto e con un peso forma ottimale), patologie osteoarticolari, metaboliche (ad esempio epatopatie e diabete) cardiocircolatorie e comportamentali.
Al gatto il cibo dovrebbe essere somministrato a piacere o almeno quattro volte al dì e ci sono cibi formulati per soddisfare le particolari esigenze legate alle diverse fasi di vita e alle diverse abitudini del gatto (vita in casa o all’aperto).